La guida di Sabrina

Sabrina
La guida di Sabrina

Offerta gastronomica

ottima cucina.
10 Einheimische empfehlen
Ristorante Pepen
1 Largo Marconi
10 Einheimische empfehlen
ottima cucina.

Visite turistiche

Monastero delle sorelle Clarisse. Santa messa feriale e festiva
Monastero Di S.Chiara
26 Via I Maggio
Monastero delle sorelle Clarisse. Santa messa feriale e festiva
Punto di incrocio del Sentiero delle 5 torri che parte da Chiavari. La Torre campanaria in comune di Leivi, che appartiene alla chiesa di San Tommaso del Curlo, restaurata recentemente. Sul piazzale della chiesa abbiamo due possibilità: 1) proseguire sul lato Nord attraversando un bel bosco di castagni con vista sulla val Graveglia, Sestri Levante e la cinta di monti, o 2) dal lato Sud con vista sul Golfo del Tigullio. Arriviamo comunque alla seconda torre campanaria, quella della Chiesa di S. Bartolomeo con il caratteristico sagrato. Superata la Chiesa, all'altezza del Ristorante Al Cioso ci si dirige a destra, verso Via al Castello (non ci sono rovine, ma probabile sede di un antico castellaro - abitato di capanne poste nel punto più alto per motivi di difesa) per un lungo tratto di crinale o sua prossimità. Ancora, a Ovest , la terza torre di Leivi, simbolo del paese, e la quarta torre campanaria che è quella della chiesa parrocchiale di S. Rufino. Dopo un breve tratto asfaltato giungiamo al Bocco, punto principale di collegamento con Leivi e S. Colombano di Certenoli, e quindi con la Fontanabuona. Passando davanti al Ristorante Pepen prendiamo per San Lorenzo e qui troviamo l'ultima torre campanaria di Leivi, che appartiene alla chiesa di S. Lorenzo, la più antica delle chiese di Leivi. Da qui inizia la via del ritorno sul sentiero immerso nel bosco sino a raggiungere Maxena. Dopo una breve gradinata si arriva a San Pier di Canne, quindi con un quarto d'ora di cammino si ritorna alla stazione di Chiavari.
Torre mwdioevale
12 Via dei Caduti
Punto di incrocio del Sentiero delle 5 torri che parte da Chiavari. La Torre campanaria in comune di Leivi, che appartiene alla chiesa di San Tommaso del Curlo, restaurata recentemente. Sul piazzale della chiesa abbiamo due possibilità: 1) proseguire sul lato Nord attraversando un bel bosco di castagni con vista sulla val Graveglia, Sestri Levante e la cinta di monti, o 2) dal lato Sud con vista sul Golfo del Tigullio. Arriviamo comunque alla seconda torre campanaria, quella della Chiesa di S. Bartolomeo con il caratteristico sagrato. Superata la Chiesa, all'altezza del Ristorante Al Cioso ci si dirige a destra, verso Via al Castello (non ci sono rovine, ma probabile sede di un antico castellaro - abitato di capanne poste nel punto più alto per motivi di difesa) per un lungo tratto di crinale o sua prossimità. Ancora, a Ovest , la terza torre di Leivi, simbolo del paese, e la quarta torre campanaria che è quella della chiesa parrocchiale di S. Rufino. Dopo un breve tratto asfaltato giungiamo al Bocco, punto principale di collegamento con Leivi e S. Colombano di Certenoli, e quindi con la Fontanabuona. Passando davanti al Ristorante Pepen prendiamo per San Lorenzo e qui troviamo l'ultima torre campanaria di Leivi, che appartiene alla chiesa di S. Lorenzo, la più antica delle chiese di Leivi. Da qui inizia la via del ritorno sul sentiero immerso nel bosco sino a raggiungere Maxena. Dopo una breve gradinata si arriva a San Pier di Canne, quindi con un quarto d'ora di cammino si ritorna alla stazione di Chiavari.
Nelle vicinanze sentiero per il Santuario di Montallegro. Attraverso tappe percorribili in auto e proseguendo a piedi dal passo dell'Anchetta.
57 Einheimische empfehlen
Heiligtum Unserer Lieben Frau von Montallegro
24 Via al Santuario
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Nelle vicinanze sentiero per il Santuario di Montallegro. Attraverso tappe percorribili in auto e proseguendo a piedi dal passo dell'Anchetta.
cque trasparenti, tanti pesci e il profumo di focaccia... Un sogno? Le spiagge della Liguria e in particolare la Riviera di Levante sono una meta davvero speciale per una vacanza al mare con i bambini. Il mare limpido e trasparente della Liguria è ricchissimo di vita: a pochi passi dal bagnasciuga potrete vedere pesci, granchietti, polipi e stelle marine! Il mare della Liguria non è solo per i bimbi più grandi che potranno cimentarsi nei primi tuffi, ci sono località di mare della Liguria con spiagge di sabbia e il fiondale basso! Lungo la riviera di Levante ligure si alternano spiagge di sabbia a arenili di ciottoli spesso nascosti tra le insenature
Passeggiata di Chiavari
86 Corso Valparaiso
cque trasparenti, tanti pesci e il profumo di focaccia... Un sogno? Le spiagge della Liguria e in particolare la Riviera di Levante sono una meta davvero speciale per una vacanza al mare con i bambini. Il mare limpido e trasparente della Liguria è ricchissimo di vita: a pochi passi dal bagnasciuga potrete vedere pesci, granchietti, polipi e stelle marine! Il mare della Liguria non è solo per i bimbi più grandi che potranno cimentarsi nei primi tuffi, ci sono località di mare della Liguria con spiagge di sabbia e il fiondale basso! Lungo la riviera di Levante ligure si alternano spiagge di sabbia a arenili di ciottoli spesso nascosti tra le insenature

Leivi

Leivi rappresenta oggi uno degli esempi migliori e meglio conservati di insediamento sparso, originato dal frazionamento terriero già presente per ragioni storiche fin dal XI - XII secolo e mantenuto in seguito per conformazione del territorio e per il suo migliore sfruttamento. Le nove costruzioni si sono integrate nel territorio, mantenendo sostanzialmente questa configurazione. Il Comune è caratterizzato dalla presenza di numerosi piccoli borghi, riportati anche nello stemma comunale. Oltre alla frazione capoluogo ricordiamo: Bocco, Curlo, Mezzo, Rostio, San Bartolomeo, San Rufino di Leivi e Solaro. Origini Liguri Fra le varie ipotesi sulle origini di Leivi, la più accreditata è quella che fa derivare tale nome da quello di un'antica tribù ligure, i Laevi, fondatori di Pavia, che dal Ticino, in epoca preromana, avrebbe esteso la sua influenza sino al Tirreno. Agli appartenenti a questa tribù si può infatti attendibilmente attribuire l'insediamento, forse per scopi commerciali, di una "testa di ponte" a breve distanza dal mare. Medioevo Il documento più antico che parli della località di Leivi è il registro della Curia arcivescovile di Genova del 1143. Alla fine del XII secolo Leivi entra a far parte della podesteria di Chiavari che aveva nel frattempo accresciuto notevolmente la sua importanza. Negli scritti dei secoli XII e XIII il nome di Leivi appare nella duplice forma di LIVI e LEVI. I terreni di Leivi erano divisi tra la Curia di Genova ed altri importanti monasteri o abbazie dei dintorni e per un certo periodo estesero a Leivi i loro possedimenti anche i vescovi di Milano. Situata in un punto strategico lungo la costa, una possente torre medioevale di avvistamento, controlla e domina ancora oggi il panorama del paese. Ma nei secoli anteriori al Mille se ne riscontra un altro, SOLARIA, che potrebbe coincidere con la zona di Leivi. E infatti nella "Tabula Peuntingeriana", una primitiva carta geografica il cui originale risale al III secolo d.C. è indicata tra le stazioni della via Aurelia la stazione di "ad Solaria" da localizzarsi in un punto corrispondente grosso modo all'attuale Chiavari dal quale si staccava la strada "verso Solaria". L'antico nome trova ancora oggi riscontro nel quartiere Solaro di Leivi dove quasi tutte le famiglie si chiamano Solari. Età moderna Nel 1496 un Corrado di Leivi, avendo accompagnato l'imperatore Massimiliano I da Genova a Pisa con una scorta d'onore di 100 Solari, è creato nobile del S.R. IMPERO. Un suo discendente, Antonio Solari di Leivi fu eletto capitano della valle di Leivi nel 1575: la sua sigla e lo stemma dei Solari sono incisi nella pietra della torre di origine medioevale ancora benissimo conservata. Ultimi secoli Nel 1805, a seguito dei cambiamenti operati dai francesi, Leivi viene staccata da Chiavari e diventa Comune di San Rufino, denominazione che mantenne anche con il passaggio al Regno di Sardegna. Nel 1934, per regio decreto di Vittorio Emanuele III di Savoia, assunse l'attuale denominazione di Comune di Leivi.
Leivi
Leivi rappresenta oggi uno degli esempi migliori e meglio conservati di insediamento sparso, originato dal frazionamento terriero già presente per ragioni storiche fin dal XI - XII secolo e mantenuto in seguito per conformazione del territorio e per il suo migliore sfruttamento. Le nove costruzioni si sono integrate nel territorio, mantenendo sostanzialmente questa configurazione. Il Comune è caratterizzato dalla presenza di numerosi piccoli borghi, riportati anche nello stemma comunale. Oltre alla frazione capoluogo ricordiamo: Bocco, Curlo, Mezzo, Rostio, San Bartolomeo, San Rufino di Leivi e Solaro. Origini Liguri Fra le varie ipotesi sulle origini di Leivi, la più accreditata è quella che fa derivare tale nome da quello di un'antica tribù ligure, i Laevi, fondatori di Pavia, che dal Ticino, in epoca preromana, avrebbe esteso la sua influenza sino al Tirreno. Agli appartenenti a questa tribù si può infatti attendibilmente attribuire l'insediamento, forse per scopi commerciali, di una "testa di ponte" a breve distanza dal mare. Medioevo Il documento più antico che parli della località di Leivi è il registro della Curia arcivescovile di Genova del 1143. Alla fine del XII secolo Leivi entra a far parte della podesteria di Chiavari che aveva nel frattempo accresciuto notevolmente la sua importanza. Negli scritti dei secoli XII e XIII il nome di Leivi appare nella duplice forma di LIVI e LEVI. I terreni di Leivi erano divisi tra la Curia di Genova ed altri importanti monasteri o abbazie dei dintorni e per un certo periodo estesero a Leivi i loro possedimenti anche i vescovi di Milano. Situata in un punto strategico lungo la costa, una possente torre medioevale di avvistamento, controlla e domina ancora oggi il panorama del paese. Ma nei secoli anteriori al Mille se ne riscontra un altro, SOLARIA, che potrebbe coincidere con la zona di Leivi. E infatti nella "Tabula Peuntingeriana", una primitiva carta geografica il cui originale risale al III secolo d.C. è indicata tra le stazioni della via Aurelia la stazione di "ad Solaria" da localizzarsi in un punto corrispondente grosso modo all'attuale Chiavari dal quale si staccava la strada "verso Solaria". L'antico nome trova ancora oggi riscontro nel quartiere Solaro di Leivi dove quasi tutte le famiglie si chiamano Solari. Età moderna Nel 1496 un Corrado di Leivi, avendo accompagnato l'imperatore Massimiliano I da Genova a Pisa con una scorta d'onore di 100 Solari, è creato nobile del S.R. IMPERO. Un suo discendente, Antonio Solari di Leivi fu eletto capitano della valle di Leivi nel 1575: la sua sigla e lo stemma dei Solari sono incisi nella pietra della torre di origine medioevale ancora benissimo conservata. Ultimi secoli Nel 1805, a seguito dei cambiamenti operati dai francesi, Leivi viene staccata da Chiavari e diventa Comune di San Rufino, denominazione che mantenne anche con il passaggio al Regno di Sardegna. Nel 1934, per regio decreto di Vittorio Emanuele III di Savoia, assunse l'attuale denominazione di Comune di Leivi.