La guida di Riofavara

Carmen
La guida di Riofavara

Visite turistiche

zona sud orientale della Cava d'Ispica, dista soli 2 km dal nostro Relais. E' possibile fare escursioni. Il percorso riserva la vista a dei laghetti.
Parco archeologico della forza
511 Via Savonarola
zona sud orientale della Cava d'Ispica, dista soli 2 km dal nostro Relais. E' possibile fare escursioni. Il percorso riserva la vista a dei laghetti.
A circa 10 km dal Relais, enorme spiaggia libera che si raggiunge in 10 min di auto. Sono anche presenti ristoranti sulla spiaggia e lidi per chi lo desidera.
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Santa Maria del Focallo
237 SP67
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A circa 10 km dal Relais, enorme spiaggia libera che si raggiunge in 10 min di auto. Sono anche presenti ristoranti sulla spiaggia e lidi per chi lo desidera.
A 10 min di auto dal Relais, i faraglioni di Ciriga sono due isolotti composti di strutture calcaree di un'altezza di circa 15 metri per una larghezza di circa 10 metri. Si trovano nel canale di Malta, vicino alla costa siciliana.
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Faraglioni di Ciriga
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A 10 min di auto dal Relais, i faraglioni di Ciriga sono due isolotti composti di strutture calcaree di un'altezza di circa 15 metri per una larghezza di circa 10 metri. Si trovano nel canale di Malta, vicino alla costa siciliana.
Loggiato del Sinatra
Via Vincenzo Bellini
A 5 min di auto (2 km) dal Relais, è possibile accedere a Cava Ispica, una vallata fluviale, canyon, che per 13 km incide l'altopiano ibleo, tra le città di Modica e Ispica. La vallata, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia varia che si sono succeduti ininterrottamente dalla Preistoria (Antica età del Bronzo) fino almeno al XIV secolo. Nell'area terminale della vallata nel territorio di Ispica, a ridosso della città, il sito prende il nome di "Parco Forza".
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Archaeological area of ​​Cava d'Ispica
Crocevia Cava Ispica
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A 5 min di auto (2 km) dal Relais, è possibile accedere a Cava Ispica, una vallata fluviale, canyon, che per 13 km incide l'altopiano ibleo, tra le città di Modica e Ispica. La vallata, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia varia che si sono succeduti ininterrottamente dalla Preistoria (Antica età del Bronzo) fino almeno al XIV secolo. Nell'area terminale della vallata nel territorio di Ispica, a ridosso della città, il sito prende il nome di "Parco Forza".
A 14 min in auto (12 km) dal Relais, è possibile visitare il pantano Longarini. Un'area umida di circa 200 Ha situata in territorio di Ispica a poche centinaia di metri dalla costa. La depressione contiene acqua salata ed è fra le poche superfici lacustri naturali della provincia di Ragusa. Costituisce il più grande di un complesso di pantani che si sviluppano per alcuni chilometri quadrati tra Ispica e Pachino. Sin dai tempi dei Greci e Romani questa zona era usata come porto interno, vista l'impossibilità di creare porti abbastanza riparati lungo la costa, e conosciuta come Porto Ulisse, forse in riferimento al fatto che l'eroe omerico è possibile che sia qui approdato durante il suo errare per il Mar Mediterraneo. La dimostrazione di ciò è confermata dal fatto che negli anni sessanta del XX secolo, nel corso di campagne di scavi, furono trovati i resti di una nave bizantina datata del VI secolo, insabbiati a circa 500 metri dalla costa. Al giorno d'oggi, la zona, viene utilizzata come sosta, nel periodo delle migrazioni, da diverse specie di uccelli nel corso dei loro spostamenti stagionali dall'Africa al nord Europa e viceversa. Diverse sono le specie che vi si possono trovare e fra queste si ricordano il germano reale, il fenicottero, l'airone cinerino ed altri ancora.
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Pantano Longarini
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A 14 min in auto (12 km) dal Relais, è possibile visitare il pantano Longarini. Un'area umida di circa 200 Ha situata in territorio di Ispica a poche centinaia di metri dalla costa. La depressione contiene acqua salata ed è fra le poche superfici lacustri naturali della provincia di Ragusa. Costituisce il più grande di un complesso di pantani che si sviluppano per alcuni chilometri quadrati tra Ispica e Pachino. Sin dai tempi dei Greci e Romani questa zona era usata come porto interno, vista l'impossibilità di creare porti abbastanza riparati lungo la costa, e conosciuta come Porto Ulisse, forse in riferimento al fatto che l'eroe omerico è possibile che sia qui approdato durante il suo errare per il Mar Mediterraneo. La dimostrazione di ciò è confermata dal fatto che negli anni sessanta del XX secolo, nel corso di campagne di scavi, furono trovati i resti di una nave bizantina datata del VI secolo, insabbiati a circa 500 metri dalla costa. Al giorno d'oggi, la zona, viene utilizzata come sosta, nel periodo delle migrazioni, da diverse specie di uccelli nel corso dei loro spostamenti stagionali dall'Africa al nord Europa e viceversa. Diverse sono le specie che vi si possono trovare e fra queste si ricordano il germano reale, il fenicottero, l'airone cinerino ed altri ancora.
Situata a 2 km dalla costa del comune di Ispica (che dista dal Relais 10 min in auto), è lunga 150 m e larga 125 m, ed è costituita per lo più da tre scogli. Vista la modesta dimensione, la vegetazione è praticamente inesistente e l'unica forma vegetale presente è costituita dal porro, da cui ha assunto la denominazione attuale. Insieme alla Forestale presente sul litorale e ai Pantani è da poco tempo protetta come zona di Riserva Integrale. Ogni anno è meta di escursioni subacquee. La testimonianza di alcuni anziani dice che quest'isola, ai primi del Novecento fosse una zona in cui si praticava la caccia, e che già aveva iniziato a rimpicciolirsi per via delle maree in periodo posteriore; secondo alcune ricostruzioni, si pensa che un tempo quest'isola fosse un tutt'uno con la costa, e che, appunto per via delle correnti e dei movimenti sismici, sia andata distaccandosi dalla costa ed a rimpicciolirsi sempre di più.
Isola dei Porri
Situata a 2 km dalla costa del comune di Ispica (che dista dal Relais 10 min in auto), è lunga 150 m e larga 125 m, ed è costituita per lo più da tre scogli. Vista la modesta dimensione, la vegetazione è praticamente inesistente e l'unica forma vegetale presente è costituita dal porro, da cui ha assunto la denominazione attuale. Insieme alla Forestale presente sul litorale e ai Pantani è da poco tempo protetta come zona di Riserva Integrale. Ogni anno è meta di escursioni subacquee. La testimonianza di alcuni anziani dice che quest'isola, ai primi del Novecento fosse una zona in cui si praticava la caccia, e che già aveva iniziato a rimpicciolirsi per via delle maree in periodo posteriore; secondo alcune ricostruzioni, si pensa che un tempo quest'isola fosse un tutt'uno con la costa, e che, appunto per via delle correnti e dei movimenti sismici, sia andata distaccandosi dalla costa ed a rimpicciolirsi sempre di più.
A 7 min in auto dal Relais, si trova la Basilica Santa Maria Maggiore. Costruita immediatamente dopo il terribile terremoto del 1693 che sconvolse la Sicilia orientale in quanto si sentì il bisogno di un luogo dove ospitare il simulacro del Santissimo Cristo alla Colonna, miracolosamente scampato alla distruzione della vecchia chiesetta presente alla Cava Ispica. Grazie all'insieme di pitture e affreschi, considerati importanti per la storia della pittura in Sicilia, il 24 febbraio 1908 la basilica fu eretta a monumento nazionale. Oggi l'intero organico di affreschi è considerato uno dei grandi capolavori pittorici del diciottesimo secolo in Sicilia tanto che una bozza del quadro centrale raffigurante il nuovo e il vecchio testamento è presente al Louvre di Parigi.
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Saint Maria Maggiore
Piazza Santa Maria Maggiore
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A 7 min in auto dal Relais, si trova la Basilica Santa Maria Maggiore. Costruita immediatamente dopo il terribile terremoto del 1693 che sconvolse la Sicilia orientale in quanto si sentì il bisogno di un luogo dove ospitare il simulacro del Santissimo Cristo alla Colonna, miracolosamente scampato alla distruzione della vecchia chiesetta presente alla Cava Ispica. Grazie all'insieme di pitture e affreschi, considerati importanti per la storia della pittura in Sicilia, il 24 febbraio 1908 la basilica fu eretta a monumento nazionale. Oggi l'intero organico di affreschi è considerato uno dei grandi capolavori pittorici del diciottesimo secolo in Sicilia tanto che una bozza del quadro centrale raffigurante il nuovo e il vecchio testamento è presente al Louvre di Parigi.

Informazioni sulla città/località

A meno di 5 min (2 km) si può raggiungere il centro storico di Ispica, stesso comune in cui è ubicato il Riofavara Relais. Situata su una collina ("colle Calandra") ad un'altitudine di 170 m s.l.m. e a 7 km dalla costa. Il territorio, include: -il Parco archeologico della Forza, con scavi e reperti fin il 1692, - - Cava Ispica, riserva naturale prossima a far parte del Parco nazionale degli Iblei. Inoltre fanno parte le riserve naturali: - dei Pantani, - del Maccone Bianco e - dell'isola dei Porri, uno scoglio meta di escursioni subacquee, situato a 2 km dalla costa. Ad est, lungo la Cava Ispica, è attraversato dal fiume Busaitone, spesso in secca, le cui acque alimentavano, con il nome di Rio della Favara, i Pantani. La sua costa si estende fra il comune di Pozzallo e quello di Pachino, in provincia di Siracusa, per 13 km di lunghezza, prima con tratti bassi e sabbiosi e poi alti e rocciosi. - "Punta Ciriga", che si trova nel territorio comunale, segna il punto più meridionale del libero consorzio comunale di Ragusa.
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Ispica
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A meno di 5 min (2 km) si può raggiungere il centro storico di Ispica, stesso comune in cui è ubicato il Riofavara Relais. Situata su una collina ("colle Calandra") ad un'altitudine di 170 m s.l.m. e a 7 km dalla costa. Il territorio, include: -il Parco archeologico della Forza, con scavi e reperti fin il 1692, - - Cava Ispica, riserva naturale prossima a far parte del Parco nazionale degli Iblei. Inoltre fanno parte le riserve naturali: - dei Pantani, - del Maccone Bianco e - dell'isola dei Porri, uno scoglio meta di escursioni subacquee, situato a 2 km dalla costa. Ad est, lungo la Cava Ispica, è attraversato dal fiume Busaitone, spesso in secca, le cui acque alimentavano, con il nome di Rio della Favara, i Pantani. La sua costa si estende fra il comune di Pozzallo e quello di Pachino, in provincia di Siracusa, per 13 km di lunghezza, prima con tratti bassi e sabbiosi e poi alti e rocciosi. - "Punta Ciriga", che si trova nel territorio comunale, segna il punto più meridionale del libero consorzio comunale di Ragusa.
A 26 min in auto (20 km) è possibile visitare il comune di Noto. Sede episcopale, definita la "capitale del Barocco", nel 2002 il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, insieme con le altre città tardo barocche del Val di Noto.
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Noto
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A 26 min in auto (20 km) è possibile visitare il comune di Noto. Sede episcopale, definita la "capitale del Barocco", nel 2002 il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, insieme con le altre città tardo barocche del Val di Noto.
A 19 km (19 min in auto) è possibile raggiungere il centro storico del comune di Modica. Città di origini neolitiche, fino al XIX secolo è stata capitale di una contea che ha esercitato una vasta influenza politica, economica e culturale. Il suo centro storico, ricostruito a seguito del devastante terremoto del 1693, costituisce uno degli esempi più significativi di architettura tardo barocca. Per i suoi capolavori la città è stata inclusa nel 2002, insieme ad alcuni centri del Val di Noto, nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. È nota anche per la produzione del tipico cioccolato. Nella centro storico della città è anche presente il museo della casa natale di Salvatore Quasimodo.
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Modica
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A 19 km (19 min in auto) è possibile raggiungere il centro storico del comune di Modica. Città di origini neolitiche, fino al XIX secolo è stata capitale di una contea che ha esercitato una vasta influenza politica, economica e culturale. Il suo centro storico, ricostruito a seguito del devastante terremoto del 1693, costituisce uno degli esempi più significativi di architettura tardo barocca. Per i suoi capolavori la città è stata inclusa nel 2002, insieme ad alcuni centri del Val di Noto, nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. È nota anche per la produzione del tipico cioccolato. Nella centro storico della città è anche presente il museo della casa natale di Salvatore Quasimodo.

Offerta gastronomica

Riofavara
Contrada Favara

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